Palafitte col tetto blu.


Ho voglia di andare al mare, prendi l'ombrellone e porta gli sci che c'è la neve da tirarci sugli occhi - mischiata alla sabbia - ché così ci brucia e ci sentiamo più vivi. Bagnamoci, gettiamoci in mare tra le onde gelide. Saluta il pesce che nuota, saluta anche me che tra un po' sarò lontano. Tiriamoci di tutto, sfregiamoci il cuore e le gambe che così con le cicatrici scriviamo il caro diario dei segreti. Incolliamo i tagli sulle pagine insieme alle foglie colorate, ai biglietti del cinema, alle bustine rosse dei preservativi che ci piacciono tanto. Ora ti rotoli sul bagnasciuga, sei talmente sporca che sembri un detrito, un sasso enorme e colorato, di quelli che saltano sull'acqua quando li tiri e poi tu ridi isterica perché la sabbia nelle mutande ti dà fastidio. Intanto io che guardo il cielo spegnersi, mi sento spossato e instabile, come le palafitte sugli scogli, pitturate di verde col tetto blu, divorate dalla salsedine e dal nostro mare.

Commenti

  1. C'è qualcosa di terribile quando scrivi. Qualcosa che accalappia e corrode. Come una corrente salsedinata.

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