Il Mondo è la mia rappresentazione.

È passato tanto tempo da quando vendesti la tua anima per far smettere di piovere, che non ne potevi più di essere bagnata. Tu volevi correre e non ti bastava il mare, non ti bastava veder zampillare l'acqua, alzarsi in cielo, creare cerchi come fosse la cruna di un ago e poi venire giù. Non ti bastava questa danza, tu volevi che il mare fosse piatto, come una tavola, intervallato da qualche onda stanca, morente sulla battigia. Tu vuoi quello che vogliono tutti. Banale, stanca, confusa, illusa e sola. Ti serve il sole per poterlo guardare e perder tempo, per provare a fissarlo ed ustionarti il volto. Hai bisogno dell'ombra su cui ripararti e non hai capito che tu stessa sei il Sole a cui ti esponi e che ti violenta. Provo a spiegarti che siamo un ammasso di energia, niente altro. Un insieme di corpuscoli più piccoli della polvere sotto il letto sfatto. E voliamo, voliamo a velocità inimmaginabili portando a spasso i nostri sogni, le nostre frustrazioni, gli Amori persi, traditi, dimenticati, ricordati, i volti che piangono, quelli che non hanno più forza di farlo, il nostro lavoro, le 8 ore. Ogni tanto perdiamo un pezzo di qualcosa. Siamo come una macchina vecchia: fondiamo gli ingranaggi, andiamo a sbattere, bruciamo la frizione, il motore ha bisogno dell'olio per andare avanti e qualche volta, morto, non si accende più.
Il motore è come me.

Commenti

Post più popolari