(I piani tariffari) verranno a chiederci del nostro Amore.
Una sera che il sole era venuto giù a
picco schiantandosi sotto la Terra, da qualche parte, ci telefonammo
con avidità nuova, ed adorammo maltrattarci con quei discorsi
isterici che ci distruggevano il cuore (stracciato come il mio blocco
appunti). E allora piovve un mare da quella cornetta salata, persi in
discorsi più o meno sensati; molto “più” e poco “meno”
carichi di sofferenza mai paga, che aveva un volto ed amava
specchiarsi, bella. Di colpo cadde la linea e a stroncarci fu un
operatore di rete, o forse i miei trenta centesimi di spiegazione.
Prendemmo in prora uno sperone di roccia che ci squarciò in due.
Virare a babordo poco servì. Ed eravamo belli. Ed eravamo magnifici
mentre finivamo giù. I nostri buoni propositi piombarono in mare,
qualcuno affogò, la maggior parte di loro non arrivarono alle
scialuppe di salvataggio e non bastò il buon senso che voleva divisi
gli uomini dalle donne e i bambini. Tutti tentavano di salvarsi.
Qualcuno rimase a galla come poté, gli altri finirono nei fondali ad
accarezzare il cuore del Mondo avvelenato. Io non so né come né
perché accadde ma tanto pregai un Dio minore che, quando le speranze
erano al termine, ci recuperarono. Ci recuperarono e fu comunque una
strage d'innocenza. Pochi superstiti: noi due, i nostri sentimenti, i
discorsi seri, i ti amo e qualche risata stupida. Dalla scatola
nera messa in sicurezza dal relitto capirono che tentammo vanamente
di convogliare le nostre Bellezze, qualche proposito e ciò che forse
siamo, in qualcosa di troppo stretto per contenere tutto insieme. Ed
era un po' come chiedere a Giotto di dipingere il Compianto sul
Cristo morto con una matita spuntata e la mina frantumata all'interno
(così temperare non serve a niente)... che puoi essere anche Giotto
ma col cazzo che dipingi il Compianto sul Cristo morto.
Non avevamo colpe, o forse solo quella
di aver assecondato, come tutti, questo stato di cose, il Mondo come
lo conosciamo puntando a dritta. Forse un giorno ci processeranno per
il naufragio ma verremo assolti, io ne sono sicuro. Verremo assolti
insieme a due generazioni sconfitte che non avrebbero mai avuto la
forza di cambiare tutto questo, tanto abituate a coltivare sogni
rattrappiti da Iphone, master in Economia e falsa partecipazione
politica. Figuriamoci se fosse servita, anche solo ufficialmente o di
comodo, la pretesa di avere un Mondo migliore (o semplicemente un
altro possibile).
Abbiamo contro i piani tariffari, le
compagnie telefoniche, i mezzi di trasporto, questi Lunedì. Abbiamo
contro i nostri giorni e sarà forse artificiale ciò che saremo come
questo mezzo di comunicazione che ci fa vivi, come i tralicci del
telefono che ci mettono in contatto e che vogliono arbitrariamente
che questo sfregio sia un monologo. Ci tengono vivi anche le celle
telefoniche che utilizzano per i delitti televisivi, per gli scandali
che contano. Finire i soldi, connettersi, chiamarsi, avere o non
avere campo, trovare o meno scampo... questa, in ultima analisi, la
fluidità e l'allettante prospettiva su cui navigano il
sentimentalismo ed i tuoi occhi.
Amore, il nostro cuore.
Andrea Doria, noi due.
C'è così poca logica nei sentimenti che a volte arrivo a detestarli.
RispondiEliminaMa son la zattera cui ci aggrappiamo.
RispondiEliminaCristiana
Certamente.
EliminaG.
"..due generazioni sconfitte che non avrebbero mai avuto la forza di cambiare tutto questo, tanto abituate a coltivare sogni rattrappiti da Iphone, master in Economia e falsa partecipazione politica. Figuriamoci se fosse servita, anche solo ufficialmente o di comodo, la pretesa di avere un Mondo migliore (o semplicemente un altro possibile)."
RispondiEliminaVerissimo, G. - amaramente vero.
Ciao!
Lara
Grazie per essere passata, Lara.
EliminaG.