Miro e rimiro (e un giorno sparerò).

"Verrà il giorno che sparo" - ti dissi. E tanto feci. Presi il telecomando e cambiai canale. Un colpo talmente forte che la canna dell'arma bollente mi si rivoltò contro inaugurando un nuovo senso di colpa. Parlavi. Fumavi. Fumavi. Parlavi. Volevamo vivere la fase di transizione ed andava bene qualsiasi mezzo compromesso. Il sogno di un Socialismo (non) nuovo, di muri in rovina, d'emancipazione per un posto di lavoro. "Verrà il giorno che sparo" - ti dicevo. E continuavo a prendere la mira, così alta da ammazzarne quattro. Ed oggi cambio canale senza fermarmi. Sono un assassino seriale di fiction e di me stesso. Miro e rimiro col vestito buono. Ho la voce grossa, faccio paura. Il presentatore ride e vuole che compri. Non ho scelta.

Ti ricordi il giorno che, alla fine, ci cambiarono?

Commenti

  1. Mi vengono una marea di domande, ma poi mi rispondi che è solo frutto della tua fantasia. Allora perchè, a me, sembra tutto così vero?!

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  2. no, solo frutto della mia fantasia no. Facciamo un politically correct "verosimile".

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