Fine.
Se provassi a riunire tutte le luci, le notti, le città ove sono solo transitato e dove invece ho vissuto, le ore perse, i treni presi, i traguardi solo sognati, quelli raggiunti e i rimpianti che ha raccontato questo blog; se provassi a disegnarli sopra un foglio di carta, sarebbero così tanti che - alla fine - non rimarrebbe che una pagina completamente nera e piena di segni sovrapposti uno sull'altro. È impossibile dare contezza del tempo che passa senza rischiare di lasciar fuori nulla, senza incappare nell'eresia di non dar conto di tutto quello che una persona può aver vissuto in 8 anni, da quel 3 ottobre 2010, il giorno in cui - mosso dalla noia e dall'annichilente routine universitaria - diedi i natali a questo blog pieno di cose alla rinfusa. È un ricordo stabile nella mia mente come una fotografia: io a Bologna, accovacciato sul soppalco; Luca steso sopra il letto mentre ascolta post-rock. Fuori un tempo da far schifo in una città che oggi mi dicono non es